Castello, Cappella Gentilizia e Sepolcreto Callori

Ultima modifica 25 settembre 2019

Ciò che rimane dell’antico castello, distrutto durante i numerosi saccheggi subiti dal borgo di Vignale (in particolar modo quelli del 1556 e del 1691), è il parallelepipedo che sta alla base della cappella gentilizia fatta costruire nel 1860 dal conte Federico Callori. A sinistra del portone d’ingresso una lapide ricorda il dono concesso nel 1907 dal conte Ranieri Callori alla Cantina Cooperativa Vignalese Marescalchi, una vasca da acqua per la vinificazione. Nell’angolo nord orientale del fabbricato è visibile un masso di arenaria, posizionato dal parroco Don Pierluigi Acuto, nel quale sono incastonate numerose conchiglie che testimoniano l’origine sedimentario-marina dell’arenaria costituente le colline del Monferrato. Sul lato meridionale dell’antico castello si nota una pittura, eseguita nel 1990 dal maestro Pietro Villa, nella quale sono rappresentate tre meridiane (assiro-babilonese, canonica e italica), riportante in basso l’iscrizione Da quando?. Perché? con ai lati un gallo, una civetta e un tralcio di vite.

I fabbricati sui lati settentrionale ed orientale del cortile sono settecenteschi, edificati dopo la distruzione del 1691. Con il dissesto finanziario del 1928 della famiglia Callori il castello e le sue pertinenze rimangono al cardinale Federico (1890-1971), il quale le cede all’Opera Salesiana. Quest’ultima a sua volta dona gli edifici alla Diocesi di Casale. Nel 1986 e definitivamente nel 2006 la parrocchia di San Bartolomeo ottiene dagli eredi Callori il complesso architettonico.

La cappella gentilizia dei conti Callori, risalente al 1860 dall’architetto Brocchi di casa Callori sulle rovine del primitivo castello, domina un panorama immenso che ha per cornici le Alpi, gli Appennini e la Lombardia. E’ dotata di un bel pavimento a mosaico, di un altare in marmi policromi, di otto banchi in legno d’ulivo e di un pregevole coro in noce. Il campanile è sovrastato da una cupola con la lanterna alla quale si può accedere mediante una scala a chiocciola. I Callori sono sepolti nel sottostante sacello.