Chiesa di San Sebastiano

Ultima modifica 25 settembre 2019

Le origini della Chiesa di S. Sebastiano risalgono al 1503, tuttavia non venne citata fra gli edifici di culto vignalesi negli atti della visita pastorale compiuta nel 1748 da monsignor Ignazio Della Chiesa, vescovo di Casale. Nel 1803 la Chiesa venne riedificata, su incoraggiamento di Monsignor Antonio Cabiati, e due anni dopo ricevette la benedizione, ma solo il 29 giugno 1845, a seguito del il restauro effettuato da Filippo Pavese, si celebrò la messa solenne con molti parrocchiani. Nel 1860 l’antico fabbricato fu distrutto, rinnovato a pianta rotonda e successivamente benedetto nel 1861 dal Rev. Canonico di Vercelli Nora Iohannes teologo. Nel 1939, causa un’ulteriore fase di degrado, la Chiesa venne nuovamente sottoposta a ricostruzione dal capomastro Dante Devecchi, mantenendo la struttura rotonda con soffitto a cupola. Nel 1988, con il contributo di Giuseppe Cabiati e Carlo Rossi, è stato installato un altare rivolto al pubblico avente come palliotto una tavola di Pietro Besso che riproduce l’ultima cena di Leonardo, mentre nel 1992 gli abitanti della zona hanno contribuito a posizionare un pavimento in ceramica. 

La Chiesa presenta due finestre a lato dell’ingresso. Sulle pareti è raffigurato un San Sebastiano trafitto da molte frecce, opera forse del pittore Raffaele Panizza.