Parco della Rimembrabza

Ultima modifica 25 settembre 2019

Il Parco della Rimembranza venne costruito a partire dal 1924 nel gerbido che circonda l’attuale Scuola Primaria “Mezzadra” verso ponente, su decisione del consiglio municipale del 26 gennaio. Le autorità lo inaugurarono il 7 settembre dello stesso anno, dotandolo delle aste-ricordo dei caduti della grande guerra, e nei due anni successivi si arricchì delle costruzioni in cemento, realizzate dall’artista Luciano Serpentello, e del monumento ai caduti dello scultore Guido Capra, già sistemato nel 1922 in piazza Vittorio Emanuele III. Nel 1946-47 vennero aggiunte le aste-ricordo dei militari deceduti e dispersi durante la Seconda Guerra Mondiale e dei partigiani, mentre nel 1992 il manufatto in cemento riproducente le Grotte di Postumia fu sottoposto a recupero storico-artistico. Il 26 ottobre 2008 è stato inaugurato il nuovo parco restaurato dal Gruppo vignalese dell’Associazione Nazionale Alpini – Sezione di Casale.

Il Parco è un quadrilatero di circa 400 metri quadri, parzialmente recintato da una rete metallica. Al centro, di fronte all’ingresso, spicca il monumento ai Caduti in graniglia e cemento, raffigurante La Vittoria Alata che sorregge il fante caduto per la Patria. Nel monumento è inserita una lapide marmorea con lo stemma della comunità e i nomi dei caduti e dei dispersi durante i conflitti mondiali. Alla base è posta una seconda lapide. Sulla destra e sulla sinistra dell’ingresso stazionano due vasche in cemento con fontana. Sulla sinistra del monumento si notano una costruzione piramidale a piani sovrapposti, sormontata dalla croce, che reca la fotografia di Luciano Serpentello e la scritta A Serpentello Luciano, ideatore e costruttore del Parco, e una costruzione in cemento (un po’ scostata fra le piante), contenente Cimeli di Guerra. A destra si trova invece la piccola “riproduzione” delle Grotte di Postumia, al cui interno vi sono le rotaie di un trenino un tempo funzionante, recante sopra l’entrata la scritta Ultima opera di Serpentello Luciano. Il parco ospita, sparsi qua e là, altri manufatti in cemento non meno significativi.